- Nel 2019, due atleti transgender hanno conquistato il primo e il secondo posto al campionato di atletica leggera delle scuole superiori statali del Connecticut.
- Nel 2018, prima che l’USAPL cambiasse le sue regole, JayCee Cooper, una transgender powerlifter, ha stabilito record nella panca femminile dopo essersi allenata nel powerlifting solo per un anno.
- Nel 2018, la ciclista transgender, Rachel McKinnon, è stata la prima tra le donne al Campionato mondiale di ciclismo su pista UCI Masters.
- Nel 2017, la sollevatrice di pesi transgender, Laurel Hubbard, ha stabilito un record mondiale e ha vinto i Giochi del Commonwealth in Australia.
- Nel 2014, il combattente transgender professionista MMA Fallon Fox ha sconfitto Tamikka Brents, causandole una commozione cerebrale e la rottura dell’osso orbitale.
Questo è solo un piccolo esempio degli eventi sportivi in cui le donne transgender hanno dominato.
Gli uomini transgender (nati di sesso femminile) possono competere contro gli atleti nati uomini.
Perché? È semplice, iniettandosi il testosterone possono competere contro gli uomini che producono naturalmente molto testosterone. In realtà l’atleta transgender potrebbe essere in leggero svantaggio dato che durante la pubertà essendo di sesso femminile non ha potuto avere lo stesso sviluppo muscolare,tendineo e osseo che hanno avuto gli atleti di sesso maschile.
Non è POLITICA ma BIOLOGIA!
Alla maggior parte delle persone (apparte gli idioti) non interessa come si identificano sessualmente gli altri. Se sei transgender, la maggior parte delle persone vuole che tu viva la tua vita come meglio credi, ma non vogliono essere prese in giro come nel caso delle competizioni sportive femminili.
È proprio questo il punto. Se una persona nata donna biologicamente passa gran parte del suo tempo ad allenarsi per prepararsi ad una competizione, per vedersi strappare via la vittoria da una persona transgender quindi fisicamente superiore a livello biologico… bèh questo può far davvero male.
I vantaggi fisici di nascere maschio
Ad alcune persone piace dire che c’è parità di condizioni tra le donne biologiche e le donne transgender perché, secondo la loro errata convinzione (direi più volutamente FALSA), che le donne transgender sopprimendo la loro produzione di testosterone per un certo periodo di tempo possono gareggiare contro le donne perché non hanno più vantaggi (sono puttanate signori). Ad esempio, il Comitato Olimpico Internazionale richiede che un uomo che nel periodo di transizione in una donna debba “dimostrare che il suo livello di testosterone totale sia inferiore a 10 nmol/L per almeno 12 mesi prima della sua prima competizione”. Questa regola potrebbe essere accettabile se le donne producessero qualcosa di simile a quella quantità. Ma non è così. La maggior parte delle persone non ha familiarità con i livelli medi di testosterone che hanno le donne.
La maggior parte degli esperti afferma che la produzione media di testosterone per le femmine biologiche varia tra 0,52 e 2,8 nmol/L. La Mayo Clinic ha messo quel range ancora più basso. Gli esperti affermano che il valore medio è quasi sempre inferiore a 3 nanomoli/L. Peccato che le federazioni richiedono che una persona transgender sopprima e mantenga la produzione di testosterone a 10 nanomoli/L. Quindi, anche se una donna fosse benedetta geneticamente con livelli di testosterone che hanno raggiunto 3 nmol/L, sarebbe comunque meno della metà di quello che una donna transgender potrebbe avere durante la competizione.
La maggior parte delle federazioni atletiche vieta l’uso di steroidi, il che pone una domanda…Un’atleta donna che inizia ad assumere steroidi per poter competere con gli atleti transgender è giusto che venga punita?
Facciamo finta che gli atleti transgender siano riusciti abbassare sufficientemente i loro livelli di testosterone. Bèh questo non sarebbe sufficiente! Perché non puoi sapere il beneficio che hanno ricevuto dalla quantità di testosterone che hanno prodotto in precedenza e l’enorme impatto che avrà avuto sulla loro anatomia e fisiologia.
La dott.ssa Antonia Lee, un allenatore con una laurea in scienze e medicina dello sport e ha recentemente scritto: “Il testosterone durante la crescita, la pubertà e la maturazione determina differenze piuttosto notevoli tra i sessi. Il testosterone nei maschi durante la pubertà consente: un aumento delle dimensioni e della densità delle ossa; un aumento delle dimensioni e della forza dei muscoli; un aumento della resistenza alla trazione dei legamenti e del tessuto connettivo; un aumento dei globuli rossi… l’elenco è ampio.”Continua dicendo che “la velocista più veloce del mondo è facilmente battuta dagli atleti maschi più scarsi.
In un’intervista, la professoressa di fisiologia Alison Heather ha detto: “le caratteristiche fisiologiche dei maschi che li rendono naturalmente più forti includono caratteristiche anatomiche e biologiche come dimensioni, massa muscolare, capacità polmonare e dimensioni del cuore”. La ricerca ha anche dimostrato che le persone nate di sesso maschile hanno maggiori concentrazioni di catecolamine (epinefrina e norepinefrina) nei loro corpi durante lo sforzo fisico. L’adrenalina e la norepinefrina aumentano la gittata cardiaca, preparano il corpo alla lotta o alla fuga e aumentano la vigilanza. I corpi maschili, indipendentemente dalla quantità di testosterone presente, hanno un evidente vantaggio fisiologico. Questo fatto è innegabile.
Inoltre le donne hanno notevoli svantaggi: una percentuale di grasso corporeo naturalmente superiore, non è di certo un vantaggio per un atleta di sport di potenza, avendo anche un bacino più ampio le atlete donne sono più predisposte alle lesioni alle ginocchia.
O del semplice fatto che se nasci maschio, non hai le mestruazioni?
Le donne transgender non sapranno mai quanto può essere straziante perde il rivestimento dell’utero durante l’allenamento o il giorno della competizione. E nessuno parla di come il testosterone delle donne (quello poco che producono) fluttua naturalmente, quindi quando producono la loro quantità più alta non riescono a mantenerla a lungo. Le persone nate di sesso maschile probabilmente non avranno mai carenze di ferro causata dalla combinazione di duro allenamento e un flusso mestruale intenso.
Volere l’equità per le donne non è transfobico
La leggendaria tennista Martina Navratilova ha detto “Sono felice di potermi relazionare con una donna transgender, ma non sarei felice di competere contro di lei. Non sarebbe giusto”. Navratilova, che si dice sia una delle principali difensori dei diritti dei gay, è stata rimossa dalla sua posizione nel gruppo no-profit Athlete Ally, a causa delle sue convinzioni. La sua difesa della comunità LGBT rende ovvio che non odia le persone transgender. Semplicemente non le piace l’idea di una persona che ha vantaggi fisici perché è nato maschio debba competere con coloro che non li hanno. Sono completamente d’accordo con queste sue dichiarazioni. Per difendere lo sport femminile, chi ha un vantaggio perché nato maschio non dovrebbe poter competere nello sport femminile.
La cosa davvero vergognosa è crocifiggere le atlete che osano mettere in discussione quello che sta succedendo, saranno vittime di bullismo da parte dei media e saranno etichettate come transfobiche. Potrebbero anche essere puniti per le loro opinioni. In poche parole le donne perderanno prima ancora di avere la possibilità di giocare, l’ennesima volta che vengono fregate dall’UOMO!
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