Sapete qual è la differenza tra un calciatore professionista della Serie A e il tipo palestrato che fa foto allo specchio nella vostra palestra locale? Il secondo probabilmente potrebbe spaccare in due il primo come un grissino scaduto. E no, non sto scherzando, anche se vorrei tanto esserlo.

BENVENUTI AL CIRCO DEGLI ORRORI ATLETICI

Cristo santo, avete mai visto un video di allenamento di questi presunti “atleti professionisti”? È come guardare un documentario sulla vita segreta delle giraffe artritiche. Ho visto nonnine fare squat migliori al corso di ginnastica dolce della casa di riposo. E queste principessine guadagnano milioni. MILIONI, cazzo!

LA GENETICA NON È UNA SCUSA, È UN’ALIBI PER INCOMPETENTI

“Eh ma è nato fortunato, ha un fisico bestiale!” Stronzate. Quello che avete di fronte è semplicemente uno dei pochi fortunati bastardi che madre natura ha dotato di un fisico decente. Il resto? Una massa di talenti sprecati con la resistenza muscolare di un criceto asmatico.

I PREPARATORI ATLETICI: I VERI ARTISTI DELL’INCOMPETENZA

Sapete chi dovrebbe veramente vergognarsi? Quei cazzo di preparatori atletici che sembrano aver preso la laurea giocando a FIFA. Li vedi lì, tutti fieri mentre fanno fare ai giocatori esercizi che farebbero ridere anche un principiante di CrossFit. “Oggi facciamo propriocezione!” Sì, e io sono la reincarnazione di Pelé.

LA FORZA: QUESTA SCONOSCIUTA

La forza nel calcio italiano è come la fedeltà in un reality show: tutti ne parlano ma nessuno sa veramente cosa sia. Questi geni illuminati pensano che fare troppa palestra “appesantisca”. Certo, perché è molto meglio avere la potenza esplosiva di un bradipo in depressione.

L’EPIDEMIA DEGLI INFORTUNI: UNA TELENOVELA SENZA FINE

Vi siete mai chiesti perché ogni due partite c’è qualcuno che si rompe? Non è sfortuna, non è il campo, non è il calendario. È che questi atleti hanno la robustezza strutturale di un castello di carte in una tormenta. Il loro tessuto muscolare è più fragile dei miei rapporti sentimentali, e fidatevi, è tutto dire.

IL CONFRONTO CHE FA MALE

Andate in una qualsiasi palestra di provincia. Guardate quel tipo che si allena alle 6 del mattino prima di andare in ufficio. Quello che non guadagna in un anno quello che questi “professionisti” guadagnano in un giorno. Eppure, potrebbe probabilmente dare lezioni di forza a metà della Serie A.

LA SOLUZIONE? ESISTEREBBE, MA…

La soluzione sarebbe semplice: mandare a fare in culo questo sistema medievale di preparazione atletica e iniziare a trattare questi calciatori come gli atleti che dovrebbero essere. Ma hey, perché cambiare quando puoi continuare a cullare questi milionari come fossero bambini di cristallo?

L’AMARA CONCLUSIONE

Il calcio italiano è come quel bellissimo locale nel centro città che continua a servire cibo di merda perché tanto la gente ci va lo stesso. Non c’è incentivo a migliorare, non c’è voglia di evolversi. E così continueremo a vedere questi atleti da due soldi rotolarsi al suolo come se fossero stati colpiti da un cecchino ogni volta che li sfiora il vento.

PS: Se sei un preparatore atletico della Serie A e ti sei offeso leggendo questo articolo, sappi che il problema non è l’articolo. Sei tu, cazzo. Sei tu.

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