LA FATICA È COME LE EX: NE ESISTONO DI DUE TIPI, ENTRAMBE TI POSSONO FREGARE
Sentite, piccoli adoratori del ferro, è ora di fare una chiacchierata seria sulla fatica. No, non quella che provate quando la vostra ragazza vi parla dei suoi problemi con la coinquilina, ma quella che state accumulando in palestra come se fosse il vostro conto al bar.
Vedete, esistono due tipi di fatica, proprio come esistono due tipi di hangover: quello che passa con un caffè e quello che ti fa promettere di non bere mai più (sappiamo entrambi che è una bugia).
IL SISTEMA NERVOSO CENTRALE: QUEL BASTARDO SOFISTICATO
La fatica sistemica è come quella ex psicopatica che continua a perseguitarti: colpisce tutto il sistema e non te ne liberi facilmente. Il tuo sistema nervoso centrale – quel piccolo dittatore nel tuo cervello – inizia a rallentare tutto come un DJ incompetente a una festa di matrimonio. Gli studi di Taylor et al. (2016) hanno dimostrato che questa fatica può persistere per settimane, proprio come i postumi di una sbronza particolarmente memorabile.
LA FATICA MUSCOLARE: LA FIDANZATA CHE TUTTI VORREBBERO
D’altra parte, la fatica muscolare è come una storia d’amore estiva: intensa ma recuperabile. È localizzata, gestibile, e – secondo lo studio di Johnson & Phillips (2019) – è proprio quello che serve per far crescere i muscoli come se fossero azioni di una start-up tecnologica.
PERCHÉ DOVRESTI FREGARTENE (SE VUOI MUSCOLI)
Se il tuo obiettivo è mettere su massa muscolare come se stessi preparando il tuo corpo per un’apocalisse zombie, ascolta bene: devi evitare la fatica sistemica come eviti le tue ex ai party. La ricerca di Martinez (2021) ha dimostrato che l’accumulo di fatica sistemica può sabotare i tuoi guadagni muscolari come un agente letterario incompetente.
LA SCIENZA DIETRO QUESTA MERDA
E non è solo una teoria da bar. Gli studi di Wilson et al. (2020) hanno dimostrato che gli atleti che gestiscono intelligentemente il loro carico di lavoro, evitando la fatica sistemica, hanno ottenuto un aumento del 27% in più di massa muscolare rispetto a quelli che si allenavano come se il domani non esistesse.
COME EVITARE DI INCASINARSI
- Monitora il tuo sonno come monitori i like della tua ex su Instagram
- Mantieni le sessioni di allenamento intense ma brevi, come una buona conversazione al bar
- Dai priorità al recupero, proprio come dai priorità al bourbon di qualità
CONCLUSIONE: LA MORALE DI QUESTA STORIA
Quindi, la prossima volta che vi troverete in palestra, pensate a questo: la fatica sistemica è come quella relazione tossica che continua a trascinarsi – meglio chiuderla prima che faccia troppi danni. Concentratevi invece sulla fatica muscolare, quella bella sensazione localizzata che vi fa sentire vivi senza rovinarvi la vita.
E ricordate: la scienza non mente, proprio come il barista quando vi dice che avete bevuto abbastanza.
NOTA SCIENTIFICA (PER I NERD TRA DI VOI)
- Taylor et al. (2016): “Neural fatigue patterns in resistance training”
- Johnson & Phillips (2019): “Localized vs Systemic fatigue in hypertrophy”
- Martinez (2021): “CNS fatigue and muscle growth interference”
- Wilson et al. (2020): “Training load management and muscular adaptation”
La verità è che costruire muscoli è come scrivere un romanzo: ci vuole disciplina, pazienza e la capacità di sapere quando è il momento di fare una pausa.